Uomo politico albanese. Attivo nella resistenza antifascista
dal 1942 come commissario politico, nel dopoguerra fu uno dei collaboratori
più vicini a Enver Hoxha, tanto da succedergli, nel 1985, alla guida del
partito e dell'Albania. Pur dichiarando, in linea di principio, un'intenzione di
continuità rispetto alla linea del suo predecessore (infatti
censurò come revisioniste e liquidatorie del socialismo le rivoluzioni in
atto nei Paesi dell'Est europeo),
A. dovette cedere ai moti di piazza e
iniziare una lenta apertura verso l'esterno dopo decenni di isolamento del
Paese. Nel 1990 annunciò l'imminente riforma della Costituzione con la
soppressione del primato del Partito comunista. Introdusse la libertà di
religione, di opposizione politica organizzata e consentì maggiori
possibilità di espatrio. Nel 1991, alle prime elezioni politiche,
subì una forte sconfitta personale, pur avendo ottenendo il suo partito
(ex comunista oggi Partito del lavoro) un netto successo. Accusato di corruzione
e di violazione dei diritti umani, fu condannato a nove anni di carcere; nel 1996
fuggì, rifugiandosi in Svizzera (n. Scutari 1925).